AUGURO ACCOGLIENZA
Ogni sentimento represso o allontanato in realtà non scompaia da solo.
Ogni sentimento non accolto continua a vivere nell’oscurità dell’Inconscio,
tirando i fili nelle nostre decisioni,
nelle nostre relazioni,
nel nostro lavoro, nell’espressione di sé, facendoci diventare confusi, reattivi, compulsivi, ossessivi, depressivi, ansiosi e deteriora la nostra salute psichica fisica finché un giorno non saremo consapevoli della loro esistenza, del loro linguaggio e del loro senso per la nostra vita.
Ogni sentimento ha diritto di esistere in noi.
Abbiamo tutti (senza eccezioni) imparato che sentire è sbagliato.
Senza dare un nome ai sentimenti i miei clienti spesso dicono: “sono giù”.
Si giudicano per questo stato indefinito, vedono il presente “nero” o il futuro privo di senso.
Per nascondere questi stati indefiniti ci emergiamo nei ruoli o ci teniamo impegnati. Senza un supporto, senza un percorso di consapevolezza, non è facile uscire nel mondo con il proprio autentico bagaglio interiore.
Viviamo il momento presente molto difficile ma questo non toglie a nessuno il desiderio biologico di vivere una vita piena, di esprimere la propria passione innata.
E’ un paradosso:
vorremo forse essere creativi, vitali, profondi, originali, e magari contribuire al mondo, portare al mondo il proprio valore, il servizio, le parole, i pensieri e nello stesso tempo vogliamo restare “tranquilli”.
Tranquilli in superficie del proprio essere e separati dal sentire.
Non è possibile!
Se vuoi restare vivo ed essere colui che porta fuori la propria unicità attraverso i talenti e le qualità umane, devi avere la consapevolezza e accettare i tuoi momenti buoi che ti oscurano.
Essere vivo senza sentire la profondità di una delusione, una perdita,
una separazione,
una paura,
un vuoto d’affetto nel plesso solare è come se volessi stare sempre in superficie, sempre su, a controllare o ad aspettare che succede qualcosa dall’esterno che ci può “riempire” o aiutare a nascondere i sentimenti che ci abitano.
Il celo stellato ha bisogno del buio,
l’oceano ha bisogno della profondità,
La primavera ha bisogno d’inverno,
L’Uomo ha bisogno di ciclicità.
Un essere umano ha dei sentimenti!
Accogliere i sentimenti e accettare di “stare giu”,
per risalire in modo naturale conservando negli occhi la luce vera e genuina,
la luce che si risalta dopo il buio.
Ogni umano ha la profondità della sua luce.
Sono onorata per poter incontrare quella profondità nelle persone che incontro nel mio lavoro di psicoterapeuta, nei percorsi di crescita che faccio per me stessa e nei percorsi che offro.
Incontrare quella parte unica che ci rende simili e vulnerabili è un onore per me.
Quella parte che ci hanno insegnato a nascondere ha tanta energia!
E la vergogna è la nostra alleata e complice per tenere lontano quella parte vera e autentica.
Cerchiamo il valore attraverso il successo.
Seppelliamo il buio della nostra anima per la paura di sentirla.
Cerchiamo di avere la luce diventando i mendicanti nelle relazioni o aspettando il riconoscimento dall’esterno.
A volte, senza un aiuto, non possiamo comprendere i nostri sentimenti e darli un nome.
Ma a volte è abbastanza a non giudicarsi e ad accettare di stare giù, di sentirsi giù, giù nel profondo…
E, molto spesso, e’ possibile toccare davvero se stessi,
di sentire se stessi, di sentire come nel totale buio un ciclo continua, che ha un suo movimento, è il ritmo della tua creatività, e dei miracoli che invochi.
Essere creativi, infatti, significa imparare a creare dal nulla.
L’euforia, l’estasi, il ritmo troppo alto che ci fa salire troppo velocemente ci riporta nel vuoto interiore troppo velocemente che non ha più una qualità del vuoto creativo, sano, ciclico.
Non scappo più.
Mi accetto con il mio buio.
Mi sarò sempre fedele.
Frequento questo nulla.
Sto nell’officina della mia luce e chiarezza mentale.
Ascolto come il mio respiro si apre piano piano con tutto il tempo necessario, accolgo la paura di esistere, del abbandono e di non farcela trasformandola in un’energia di fiducia radicandomi nelle mie radici e nel terreno per poi risalire…, consapevole dei miei sentimenti e nella presenza totale prendo la forza e il coraggio per uscire alla luce e per portare la mia.
La creatività non e’ solo avere un idea brillante, ma e’ un ciclo che conosce le paure, le discese nel buio, la fiducia della salita e la gioia di essere fedeli a se stessi nella luce e nell’oscurità.
Perciò le persone veramente creative sono sempre paradossali: sembrano a volte i più disperati di tutti e completamente invisibili, e a volte danzano ebbri di gioia, folli d’amore, privi di maschere nel corpo e nella mente.
Un augurio a chi vuole cogliere questo messaggio:
smettiamo di anestetizzarci, nutriamo amore,
siamo presenti ai cicli del nostro essere,
riposiamo,
chiediamo aiuto,
rispettiamo la nostra diversità.
Il primo passo e’ l’accoglienza.
Onoro l’anno 2022 e i sentimenti che ho provato.
Olga