LA SANA FOLLIA

libertà dell'essere

LA SANA FOLLIA

Sono tornata da un seminario “Il Critico interiore”.
Ho lavorato con un gruppo misto durante questo seminario e sono infinitamente grata e piena d’amore. 
Ogni volta vedo come le anime che arrivano sul mio cammino sono i miei maestri.
Onoro ogni incontro.
Onoro ogni uno di voi. 
Grazie a voi incontro ogni mia parte nascosta…
Anche le mie parte folle…
La paura della follia impedisca a molte persone di lasciarsi andare alle proprie sensazioni e le ostacoli nella scoperta del proprio essere. 
Interessante osservare quando e come diamo spazio alla nostra follia?
Non possiamo parlare della creatività, dell’intuizione, della passione senza dare spazio alla propria follia.
Chi è capace di far fluire l’energia della follia senza reprimerla ha l’accesso al proprio mondo interiore, ai propri talenti naturali ed e’ capace esprimere se stresso. 
Lo so… Abbiamo imparato a controllarla perché abbiamo vergogna di esseri spontanei. Una voce interìna ci ferma e ci giudica. Non è mai tardi liberare la mente dai condizionamenti!
Chi non ha imparato a controllarla per «andare bene» agli altri, non è manipolabile. 
Il lavoro psicocorporeo serve a sciogliere i schemi psicosomatici che creano la corrazza che protegge le nostre ferite ma ci protegge anche anche dalla vita stessa.
Siamo tutti manipolabili ma tutti, senza eccezione, possiamo ritornare al nostro se’ naturale.

L’educazione e la società cercano di controllare la diversità. 
La diversità naturale e’ folle e fa paura. 
Tutto quello che non comprendo con la mente lineare, quello che non entra nei miei schemi e’ folle. 
Ogni atteggiamento di potere cerca di reprimere la sana follia perché non è manipolabile.
Il potere cerca di far aderire, di omologare tutti gli esseri diversamente unici agli stessi bisogni e desideri, alle stesse competenze e capacità, alle stesse vuote esistenze e sensazioni di inutilità.

Nei miei seminari e laboratori psicocorporei di bioenergetica lavoro molto sulla paura di incontrare la propria diversità. E’ un incontro commuovente…
La diversità fa paura. 
La diversità non e’ la ribellione o l’ostilità. Non è “faccio come voglio io”. 
La DIVERSITÀ’ e’ l’energia che pulsa, il corpo che vibra, il viso chi si commuove, le lacrime che scendono, il volto che si rilassa, il bacino che trema, i pugni che si stringono, la voce che non si strozza, la schiena che tiene, l’ego che riesce a mollare, i piedi che radicano, il cuore che vive, la voce che ha un suono, la mente è più matura, gli occhi che vedono…

La diversità tocca la paura del rifiuto e abbandono del nostro bambino interiore.
La diversità ci fa incontrare la follia che abbiamo dovuto reprimere. 
Non potrebbe avvenire il lavoro di trasformazione senza apprendere la padronanza ad accogliere e a rivendicare la buona dose di follia. 

Solo così potrai vivere i tuoi desideri e esprimere i propri talenti. 

Chi vuole crescere e conoscersi senza incontrare la sua parte più viva, più spontanea e più intuitiva si illude di un cambiamento. Almeno che non ha uno scopo di imparare a controllare ancora meglio se stresso e gli altri. 

La comparsa delle tensioni psicocorporei, i sintomi comportamentali o somatici, o una malattia vera e propria accadono quando questa luce, questa scintilla naturale vengono completamente calpestati. Calpestati per adattarsi ad un sistema che non ci appartiene intimamente e che ci tiene in gabbia.

Sottoscrivo ogni parola e accompagno solo la dove ci sono stata.

Questo e’ il mio mestiero.

Con amore 

Olga