LA SPONTANIETA’ PERDUTA

libertà dell'essere

LA SPONTANIETA’ PERDUTA

Le cose che crediamo di sapere su noi stessi sono una serie di comportamenti che mettiamo in atto per sentirci un po’ più sicuri nel mondo che ci circonda.

Quasi sempre durante il seminario di lavoro corporeo ogni partecipante scopre di conoscere se stesso meno di quanto immaginava prima. Ma questa non è una novità. A causa di una varietà di conflitti, repressioni, ansie e difese tendiamo a ingannare e illudere noi stessi.

L’obiettivo dell’analisi bioenergetica, che include il lavoro corporeo, è aiutare la persona ad acquisire un senso di autenticità e unicità; l’obbiettivo del terapeuta è aiutare ad attraversare delle tappe per scoprire la parte repressa e censurata del Sé. E’ una parte che ha molta energia, creatività e intuizione.

Secondo Winnicott (1960) i bambini le cui iniziative vengono costantemente interrotte dai genitori, che non possono recepirle o validarle, troveranno poi modi alternativi per entrare in connessione con loro. Queste strategie di solito coinvolgono lo sviluppo degli atteggiamenti non autentici che i genitori riconoscono e apprezzano. 

Difficile accettare ora, da adulti, dopo aver passato una vita a “soddisfare” o per “sfidare” qualcuno per paura di rivivere il terrore del rifiuto o l’angoscia dell’allontanamento, ecc., che abbiamo sacrificato il nostro Sé autentico.

Il nostro vero Sé può tuttavia venire nascosto dalla vergogna, con la conseguente perdita di un certo grado di autenticità. Validando i sentimenti repressi e cercando dentro di sé una verità soggettiva unica, la persona sperimenta la spontaneità “proibita” attraverso il corpo, la parola e l’espressività emotiva.

La spontaneità è una funzione espressiva del vero Sé. Più una persona è vitale e viva, più i suoi movimenti sono spontanei, la voce è libera e lo sguardo aperto. 

Quando parliamo di controllo possiamo osservare diversi tipi di controllo

limitazione della spontaneità dell’individuo per rendere un’azione più efficace; 

limitazione della spontaneità per inibire tutte azioni che pottebbero farci sentire giudicati; ecc. 

Un sano controllo non diminuisce la spontaneità del corpo: quando controllo e spontaneità sono integrati nel movimento corporeo ne risulta la coordinazione e la grazia che riflette il livello di autoconsapevolezza, di regolazione emotiva e padronanza di sé. Se la persona ha dei sintomi, per esempio stanchezza cronica, ansia o sintomi depressivi, è neccessario foccalizzarsi sull’autenticità e sull’accettazione di Sé.

Le difese che incontriamo durante l’ogni percorso evolutivo sono le risorse che permettono cambiare il paradigma e allargare la realtà. L’individuo comprende l’autoinganno e le sue tendenze a nascondersi da sè stesso. Tutti noi vogliamo essere compresi e riconosciuti per quello che siamo, ma siamo anche pieni di fantasie, paure e desideri di cui ci vergognamo e temiamo il giudizio negativo che gli altri potrebbero esprimere se rivelassimo i nostri aspetti piu reconditi. 

Per voler capire chi siamo e che cosa vogliamo realmente della nostra vita dobbiamo incontrare almeno una volta l’insoddisfazione profonda, senza fuggire, dovuta alla presenza della gabbia che abbiamo costruito per sentirci sicuri nel mondo che ci circonda.

Per incontrare chi siamo dobbiamo essere pronti a riscoprire la forza vitale, ad accettare ed abbracciare ogni parte di noi negata, esclusa o repressa.

Buona Vita a tutti voi!

Olga De Bacco

Analista bioenergetico, terapeuta corporeo, counselor, coach

Per informazioni sui gruppi di lavoro bioenergetico contattaci inviando l’email che trovi qui.

Se non conosci il lavoro psico-corporeo di Analisi Bioenergetica leggi qui