UN ASCOLTO VERO, VIVO, PRESENTE.

Oggi siamo circondati da un’infinità di informazioni sui problemi psicologici. Ovunque: libri, video, articoli, post. Eppure, nonostante tutta questa abbondanza, ci sono ancora così tante persone che non riescono a risolvere le proprie ferite, i propri dolori.
Perché sapere, purtroppo, non basta. Non sempre. Non è solo una questione di conoscenze. È una questione di cuore, di disponibilità interiore. Per accogliere davvero quelle verità, per permettere loro di entrare e trasformarti, devi essere pronto. Alcune verità su di noi fanno male. Sono scomode. Ci mettono di fronte a parti di noi che non vogliamo vedere. E provocano resistenza, paura, rifiuto.
Accettarle diventa più possibile, più leggero, quando sei tu stesso a scoprirle, quando quella consapevolezza nasce come una tua conquista, un tuo momento di verità. E quando quell’insight arriva, quando ti attraversa… significa che eri pronto, che qualcosa dentro di te era già pronto a vederlo.
Il terapeuta è quella persona che ti accompagna verso questi insight. Che ti aiuta a scoprirli, ma non te li impone. Ti guida a trovarli da solo, nel tuo tempo, con i tuoi occhi.
Una delle qualità più profonde di un terapeuta è l’ascolto. Un ascolto vero. Vivo. Presente. Un ascolto che non corre a darti risposte, che non ha fretta di aggiustarti. Un ascolto che ti lascia spazio. Che ti accoglie.
Ed è proprio in questo spazio che, piano piano, la tua verità può emergere. Che puoi sentirla, forse per la prima volta. Un ascolto così ti dà forza. Ti dà il coraggio di provare a fare diversamente, di scegliere, di osare un passo nuovo.
In terapia si ha l’opportunità di avvicinarsi con delicatezza, con rispetto, a queste domande difficili. Di toccarle senza ferirsi di nuovo. Di essere sostenuti, tenuti, accompagnati. Il terapeuta ti offre uno specchio, un abbraccio, un sostegno che ti permette di fermarti proprio lì, in quei luoghi dentro di te che erano rimasti sospesi, congelati, bloccati… E lì, piano piano, qualcosa comincia a maturare. Oppure impari ad accettare quello che non si può cambiare.
E poi accade. Quando davvero hai riconosciuto i tuoi confini, accettato i tuoi limiti, visto le tue possibilità… quando sei pronto a prenderti la responsabilità delle tue scelte e delle loro conseguenze… allora nasce da dentro un movimento. Un atto. Un gesto. Una decisione.
E cambi qualcosa. O decidi di non cambiare nulla. Ma non perché qualcuno ti ha detto cosa fare. Non perché qualcuno ti ha dato un consiglio.
Perché è tuo. È la tua verità che si muove, la tua vita che prende forma, a modo tuo.
Ci sono persone che riescono a fare questo percorso da sole. Fanno un corso, leggono un libro, ascoltano un podcast, e riescono comunque a osare, a rischiare, a trasformarsi. Ma sono poche. Perché tanto dipende da come stai, dalla tua storia sconosciuta.
Da quanto dolore hai vissuto. Dal tuo passato, dalle tue ferite, dalle tue risorse. Ma in qualunque modo tu scelga — che tu vada in terapia o che provi a cavartela da solo — ti chiedo una cosa: concediti tempo.
Non cercare le soluzioni. Perché tutto ciò che conta, tutto ciò che è davvero importante… accade lentamente.
E se oggi ti senti perso, se stai attraversando una crisi, se la vita ti sembra spenta, se ti sei confuso, se i corsi e li fi non ti bastano più… prova a regalarti un percorso di terapia.
Non per cambiare tutto subito. Ma per cominciare a incontrarti.
Olga De Bacco